Essere differenti è normale, anche nello sport
Rilanciamo e facciamo nostro lo slogan e la promozione della campagna per uno sport che non fa differenze tra le persone, che sa attendersi il meglio da ciascuno e che a ciascuno offre la possibilità di dare il meglio di sè, ovviamente senza doping né scommesse, ben lontano dalla violenza e dai finanziamenti illeciti.
«Le azioni vincenti arrivano da chi meno te l’aspetti», dice il capitano dell’Inter Javier Zanetti, testimonial della Giornata. Lo sport consente ai ragazzi, attraverso una sana competizione, di mettersi in gioco e interagire, non ammette differenze ed è strumento di integrazione sociale. Lo dimostrano anche i risultati raggiunti da atleti con sindrome Down come Silvia Preti, primatista mondiale nel lancio del giavellotto in C21 (la classe sportiva dedicata agli agonisti con sindrome di Down) e Paolo Alfredo Manauzzi, campione mondiale di nuoto.
Associazioni CoorDown
Oltre 200 i punti informativi nelle piazze di tutta Italia. I volontari distribuiranno materiale informativo e offriranno tavolette di cioccolato, realizzato con cacao proveniente dal commercio equo e solidale, in cambio di un contributo per sostenere i progetti delle 75 associazioni che fanno capo al CoorDown. Ma la campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica non finisce con la giornata. Quest’anno è dedicata all’integrazione sportiva delle persone con sindrome di Down e ha per tema «Essere differenti è normale, anche nello sport» per invogliare le famiglie a far avvicinare i propri figli all’attività sportiva.
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