Il patto educativo per uno sport che fa crescere
Abbiamo già esaminato il valore strategico e funzionale dell’accordo tra enti giuridici diversi, come sono l’oratorio e la società sportiva, attraverso lo strumento convenzione.
Con effetti ancor più interessanti, è bene procedere anche con un accordo, il patto educativo, tra società sportiva, atleta e famiglia. I vantaggi sono molteplici e su più versanti: esso permette di chiarificare ed esporre fin dall’inizio gli elementi qualificanti della società sportiva e dell’oratorio sia ad intra (dirigenti, allenatori, volontari…) che ad extra (genitori, atleti, territorio…). In modo esemplificativo alcuni degli elementi messi in gioco con il patto educativo:
- contesto: lo sport è inserito nell’oratorio, non è un mondo a sé stante; si sceglie di condividere e partecipare alla vita di “casa”;
- vision: lo sport interessa in quanto portatore di valori per i singoli e i gruppi, a livello di ambiente oratoriano e di società civile;
- mission: fare dello sport uno spazio in cui si preparano “buoni cristiani e onesti cittadini”;
- programmazione: calendario dell’anno con gli appuntamenti di società e di ambiente; in particolare è bene evidenziare da subito gli incontri formativi previsti per le diverse categorie di persone;
- valori: il codice etico per gli operatori sportivi, gli atleti e i genitori.
Periodo delle iscrizioni
Il momento migliore per mettere in atto il patto educativo? Ovviamente quando parte la pubblicità delle attività sportive e inizia il periodo delle iscrizioni. Non è un foglio da consegnare all’atto dell’iscrizione, tra tutti gli incartamenti. È la carta di identità della società sportiva, è uno strumento di dialogo e confronto per cercare e creare condivisione di attese e finalità, è l’accordo a cui fare riferimento (non come una legge da cui prendere spunto per infliggere le punizioni) per ricordarsi gli obiettivi verso cui vogliamo camminare, soprattutto è il testo a cui tornare per non dimenticarsi da dove si è partiti e dove si vuole andare.