Cerare Prandelli: campione tra vita e sport
Cerare Prandelli: campione tra vita e sport
Per capire Cesare Prandelli, come sportivo, bisognerebbe aver avuto la fortuna di conoscere Giampiero Boniperti, uno dei calciatori simbolo degli anni Cinquanta e soprattutto mitico presidente della Juventus anni Settanta e Ottanta. Fu lui, in pratica, ad inventare insieme agli Agnelli lo “stile Juve”.
Quella filosofia di vita sportiva che, nonostante i tentativi di “revisionismo” tanto caro al popolo italico, è stato spazzato via da chi ha cercato strade illecite per arrivare alla vittoria. Cesare Prandelli, dopo una vita all’Atalanta, con i bianconeri del “Trap” ha fatto più panchina che presenze.
Eppure, ogni volta che era chiamato a sostituire un compagno, era sempre fra i più positivi. Mai una polemica, anzi spesso, sottovoce, dei consigli per gli altri. Tutti gli allenatori lo hanno adorato da calciatore, mentre tutti i calciatori, ancor oggi che è il Commissario Tecnico della Nazionale azzurra di calcio, lo stimano.
Il codice etico
La vita non sempre gli ha riservato cose piacevoli. Quattro anni fa, mese più, mese meno, Cesare ha perso dopo lunga malattia la moglie e la madre dei suoi figli, signora Manuela. Ha rinunciato alla panchina della Roma, senza pensarci un secondo, per starle accanto. Il viaggio della speranza non è andato a buon fine, ma però a Zanzibar esiste un asilo che porta il nome di Manuela Prandelli. Tanti bimbi vengono aiutati grazie ai fondi donati, sempre sottovoce, dall’allenatore bresciano. Lui stesso, in compagnia dei figli, spesso si è recato in Africa per dare una mano.
In campo ha sempre cercato di rispettare l’avversario e, come tecnico, ha concordato, in tutte le squadre che ha allenato, una specie di “codice etico“. Lo ha portato anche nel Club Italia. Se Balotelli o Cassano escono dai binari della correttezza, non vengono convocati. Scusate s’è poco, in un calcio “schiavo” del risultato sportivo-economico.
A Verona, davanti a cinquecento persone, ha ricevuto il Premio “Campione nella Vita, Campione nello Sport”. Un riconoscimento ideato dall’USSI (Unione Stampa Sportiva Italiana) del Veneto. Grazie all’apporto del Presidente Alberto Nuvolari, questa manifestazione negli anni ha assunto una connotazione internazionale. Nel suo album d’oro infatti figurano campioni del calibro di Oscar Pistorius, Clay Regazzoni, Alex Zanardi e tanti altri.
Situazioni come queste rendono grande lo sport.