KARNAZES: LA FORZA DI FORREST GUMP

di Carlo Nesti

Quello, del quale sto per parlare, è un personaggio unico. Ben al di là della fantasia cinematografica della storia di “Forrest Gump”, nella splendida interpretazione di Tom Hanks, il suo “correre sempre” è una realtà. Ha lo spirito del francescano, che si è spogliato di tutto, ma non delle scarpette da ginnastica.

Dean Karnazes, soprannominato “The Ultra-marathon Man“, ha cambiato vita a 30 anni, e nei 20 anni successivi non ha più mutato idea: ha corso per quasi 600 chilometri di fila, ha pedalato per 23 ore, e ha partecipato a 50 maratone in 50 giorni. Gira per il mondo, con i suoi libri di successo, per diffondere un modo di essere.

Non pretende affatto che gli altri facciano come lui, ma suggerisce dai 20 ai 30 minuti di attività fisica, 3-4 volte la settimana, abbinati a una dieta priva dei “3 bianchi”: zucchero raffinato, farina bianca e grassi idrogenati. Invita gli uomini a non “suicidarsi”, quotidianamente, vivendo male e mangiando peggio.

Se c’è un paragone, che piace a Dean, è quello con chi ha attraversato i deserti, con la propria solitudine, dal popolo ebraico a Gesù, consapevole che la vera gioia non è dove la cerchiamo. Tra le sue gesta memorabili, la “Supermaratona della Dealth Valley”: 217 chilometri a una temperatura di 49 gradi!

“Ricorda il cammino che ti ha fatto compiere il Signore tuo Dio in questi quarant’anni nel deserto, per umiliarti, per provarti, per conoscere ciò che c’era nel tuo cuore, se tu avresti osservato o no i suoi precetti” (Dt 8,2). Tutto, per Karnazes, nacque dalla tentazione di tradire la moglie: per vincerla, cominciò a correre.

E corse talmente a lungo, da non fermarsi più. Lo sport è una medicina naturale perfetta, per il fisico e per l’anima. Non dimentichiamoci che la produzione di endorfina, connessa all’attività motoria, regola l’umore. Crea le condizioni psicologiche ideali per dare il meglio di noi stessi, anche al servizio del prossimo.

Qualcuno, negativamente, interpreta lo sforzo del maratoneta come una “fuga da”. Io, positivamente, lo vedo come una “corsa verso“. Forse, c’è dell’uno e dell’altro. Fuggire dai “cattivi pensieri” egoistici, e correre verso la nostra realizzazione di uomini, e cristiani, che costa sempre fatica. Ma non è fatica sprecata.

SCHEDA – DEAN KARNAZES

Dean Karnazes è un maratoneta statunitense, e nasce il 23 agosto 1962.
Nel 2006, stabilisce un primato straordinario: corre 50 maratone, in 50 Stati diversi, per 50 giorni consecutivi. Comincia con la “Lewis and Clark Marathon” di St. Louis, il 17 settembre, e conclude con la “New York City Marathon” il 5 novembre. Lo fa per salvare corpo e anima. Per lui, famoso campione di “endurance”, la corsa e lo sport sono una vera e propria missione. I suoi libri vendono milioni di copie.
È l’unico atleta al mondo a correre di fila 563 chilometri, in 80 ore e 44 minuti, nuotare nella Baia di San Francisco, scalare montagne, pedalare per 24 ore di seguito; cavalcare con il surf le onde della California, coprire 160 chilometri su e giù dal canyon, in ben 11 edizioni della “Western State Endurance Run”, e attraversare il Polo Sud a -40 gradi.
“The Ultramarathon Man” ha 50 anni, e, secondo “Time”, è una delle “100 persone più influenti al mondo”. Gira il globo, per diffondere la propria filosofia di sport e benessere, perché, spiega, “… penso che il mio sia un dono, che sto utilizzando per render felici tutti gli altri. Non puoi convincere qualcuno, se non dai l’esempio”.

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