Salviamo lo sport!

In merito alla maxi-inchiesta sulle scommesse nelle serie B e C di calcio il Cnos Sport non può che esprimere sdegno e delusione!

Nel corso di quest’anno il Cnos Sport ha avviato la campagna sociale di sensibilizzazione e di formazione per uno sport che educa, denominata “La partita educativa nello sport“, e fatti come questi (a cui si aggiungono il dilagare del doping e le altalenanti ondate di violenza), ne confermano la necessità, proprio perché sono un danno devastante per il mondo dello sport e per la pratica sportiva, ma soprattutto per tutti gli sportivi appassionati.

Sicuramente risulta danneggiata e falsata l’immagine di sport, perché getta un dubbio sulla correttezza dei suoi risultati, che da sempre sono la molla di ogni pratica sportiva: chi ha vinto? Cosa si vince? Fino ad arrivare a chiedersi se tutto sommato vincere la competizione sia la cosa che conta, o se invece a contare sono i soldi che si guadagnano, in un modo o nell’altro.

Tuttavia, il vero problema non è di tipo legale e normativo, ma culturale: cosa è diventato lo sport, e il calcio in particolare? Conserva e offre ancora la sua funzione sociale e civile, nell’evoluzione dell’io e delle sue relazioni, nel favorire l’aggregazione e l’integrazione, nel custodire la salute fisica e psichica dei suoi partecipanti? Quanto è successo in serie B e C, ci riporta indietro a fatti già accaduti in serie A e di cui ci sono ancora in corso i processi. Il calcio, ma non solo il calcio, è finanza, forse prima e più ancora che non confronto in una competizione! Si guarda al calcio come al nuovo “re Mida”, che fa diventare oro tutto ciò che tocca, e così facendo si è smarrito lo spirito sportivo. Guardando al calcio, ma non solo, si può ancora parlare di sport? Se ci confrontiamo con la definizione di “sport” stabilita dal Consiglio d’Europa (1992) ci sorgono parecchi dubbi: per sport si intende «qualsiasi forma di attività fisica che, mediante una partecipazione organizzata o meno, abbia come obiettivo il miglioramento delle condizioni fisiche e psichiche, lo sviluppo delle relazioni sociali o il conseguimento di risultati nel corso di competizioni a tutti i livelli».

Il Cnos Sport rilancia, attraverso “La partita educativa nello sport”, la necessità e l’urgenza di rinnovare il genuino senso sportivo e di far emergere le molteplici funzioni sociali e civili dello sport a beneficio di ogni singolo atleta, specialmente dei più giovani, e della società nel suo insieme.

In qualche modo si tratta di “salvare” lo sport collocando al centro delle sue attenzioni la persona, e non altro: «quando l’uomo organizza lo sport per il guadagno, tende allo spettacolo; quando in funzione dei trofei, mira alla vittoria; quando in funzione educativa, pensa alla persona».

Condividi sui tuoi profili

Articoli recenti